L'indagine è 'figlia' di un'inchiesta su un giro di sostanze dopanti
Otto informazioni di garanzia sono state emesse dal pm Fabio Di Vizio a carico di altrettanti titolari di farmacie della provincia di Pistoia. Gli stessi sono indagati per peculato, poiché nella loro qualità di incaricati di pubblico servizio per la "distribuzione per conto dei farmaci che richiedono il controllo ricorrente del paziente", si sarebbero appropriati "di numerose confezioni di specialità farmaceutiche di varia natura, anche di tipo cosiddetti 'dopanti', cagionando un danno erariale complessivo pari a 50.589,38 euro".
I provvedimenti sono stati notificati dopo una complessa attività investigativa, prosecuzione di una precedente indagine della squadra mobile pistoiese, conclusa nel 2013 su un sistema occulto di sottrazione di farmaci a base di "somatropine" ed "eritropoietine" in danno della Usl 3 di Pistoia: ad impadronirsene erano alcuni suoi dipendenti che alimentavano un mercato nero di farmaci dopanti in favore di ciclisti dilettanti che ne facevano richiesta.
Ulteriori verifiche - si legge ancora nella nota della squadra mobile pistoiese-, effettuate con la collaborazione di personale specializzato della Asl 3 di Pistoia, hanno consentito di individuare, tra le ricette considerate irregolari, 882 ricette che sarebbero congrue per quanto riguarda il farmaco dispensato, ma con un approvvigionamento di una quantità superiore rispetto a quella effettivamente erogata, causando così un danno economico erariale di quasi 22mila euro.
"Il danno erariale complessivo - ha spiegato in conferenza stampa il questore di Pistoia, Salvatore La Porta - si aggira sui 100mila euro". "Questi farmaci - ha aggiunto - vengono affidati per la distribuzione dalla Asl alle farmacie, che li richiedo attraverso delle ricette particolari". Dai riscontri effettuati su quasi 700mila prescrizioni sarebbe emerso che le farmacie si sarebbero appropriate di numerose confezioni di questi medicinali. "Da questo - ha detto ancora il questore - si è risaliti al peculato per 8 titolari di farmacie pistoiesi".
I farmaci sottratti si ipotizza che siano finiti nel circuito sportivo, come dopanti. "Sono tutti farmaci salvavita - ha precisato il dirigente della squadra mobile, Antonio Fusco -, alcuni di questi, per la loro composizione e per il principio attivo si prestano ad un'azione dopante e vengono utilizzati da sportivi, sia per l'accrescimento della massa muscolare, sia per migliorare le prestazioni, come per esempio anche nel ciclismo amatoriale, non necessariamente in quello dei professionisti. Per quanto riguarda i farmaci 'dopanti' è quindi ipotizzabile che siano finiti in quel circuito, come abbiamo già riscontrato in una indagine precedente, da cui poi ha preso le mosse quella attuale".
Fonte: ansa
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